lunedì 22 aprile 2013


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L'attacco alla steppa web counter



Condotte in convogli ferroviari in territorio ungherese le nostre truppe, visto lo stato delle poche strade esistenti dovettero raggiungere la zona di radunata in Romania, attraversando a piedi i Carpazi al passo Prilop, mentre gli autocarri disponibili trasportavano materiali e rifornimenti. Fortunatamente durante queste marce l'aviazione nemica, duramente provata dalla Luftwaffe, fu del tutto assente: in caso diverso infatti i forti ammassamenti di uomini e di mezzi sarebbero stati causa di gravi rovesci. Nella foto in alto una colonna di rifornimenti italiana nella pianura ungherese. Al centro un reparto di cavalleria in ricognizione sul confine romeno. In basso il generale Messe, assiste al passaggio delle truppe.


Durante il periodo di permanenza in Ucraina i soldati del C. S. I. R. diedero magnifiche prove di alto senso di civiltà. fraternizzando con buona parte della popolazione, non certo disposta all'odio nei nostri confronti. Come avveniva contemporaneamente in Grecia, i soldati d'Italia dissodarono la terra, soccorrendo in ogni modo le popolazioni, prive degli uomini in armi. Nelle foto un tipo di giovane Ucraina nel caratteristico costume. In alto il battesimo di un bimbo due avieri italiani fungono da padrini. In basso secondo la tradizione delle antiche legioni di Roma un soldato italiano ara la terra nei territori occupati.

L'aviazione Italiana in azione
Mentre si attestavano le truppe l'aviazione iniziò le azioni in territorio sovietico, martellando essenzialmente le linee di comunicazione avversarie.Durante il primo periodo di guerra il contrasto dell'aviazione nemica, che abbiamo visto duramente provata nello scontro con gli aerei germanici, non fu quasi avvertito. Solo in seguito si sarebbero accesi i furibondi combattimenti tra l'Armata Aerea Rossa e le esigue forze del C.S.I.R. 




12 agosto 1941, La prima unità del CSIR entrata in combattimento a fianco degli alleati fu la divisione « Pasubio » che prese contatto col nemico il 12 agosto mentre le altre divisioni proseguivano la marcia di avvicinamento verso il fronte. Alle dipendenze dell'XI Armata interalleata, la « Pasubio » piombò sul fianco destro dello schieramento sovietico, nel tentativo di aggirare le posizioni delle forze russe che, nell'ansa tra il Dniester ed il Bug, avevano tenuto in rispetto truppe scelte germaniche. Con una rapidissima marcia la divisione italiana, portatasi sul fianco dello schieramento avversario, impegnò forze russe molto ben armate e decise alla resistenza, respingendole dopo aspro combattimento. Il giorno seguente le truppe sovietiche furono ancora incalzate dai nostri contingenti, senza poterne impedire l'avanzata. Nella foto in alto un carro sovietico, raggiunto dal fuoco degli anticarro. Al centro pattuglie di fanteria avanzano di corsa sotto il fuoco avversario. In basso elementi della « Pasubio » in combattimento per le vie di Pokrowskoje. La cittadina fu occupata durante la fase iniziale dei combattimenti.





30 settembre 1941. Si conclude vittoriosamente la prima grande azione offensiva del C.S.I.R. I generali tedeschi, non certo facili all'elogio, ebbero lusinghiere parole per i nostri soldati e per le loro vittorie. Gli italiani catturarono circa 10.000 prigionieri, cifra elevata se si tiene conto dell'esiguità delle forze impiegate, e distrussero circa 450 carri armati, quasi tutti di grosso tonnellaggio. Nella foto in alto carri armati sovietici da 34 t. distrutti dal fuoco della nostra artiglieria. In basso prigionieri russi catturati oltre il Dnieper.

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