Azioni di guerra dei soldati Italiani sul fronte Russo
18 agosto 1941. Hitler e Mussolini visitano le truppe operanti sul fronte orientale. Durante i colloqui il generale Messe non mancò di far rilevare a Mussolini la mancanza di automezzi che ostacolava le operazioni del C.S.I.R. Non volendo ricorrere all'alleato tedesco Mussolini lasciò cadere le richieste di Messe, il quale peraltro ordinò la requisizione dei resistentissimi cavalli russi e di molte slitte. Il generale italiano aveva infatti intuito che lo svolgimento del conflitto non sarebbe stato breve come i tedeschi avrebbero voluto. Nella foto da una macchina militare germanica con due Capi di Stato assistono ad una sfilata di truppe sul fronte orientale.
Ormai, anche nel settore meridionale del fronte russo il gelo paralizza le operazioni militari. Il CSIR si attesta sulle posizioni raggiunte nel corso dell'estate e dell'autunno e si prepara a superare i durissimi mesi invernali. Nella foto in alto un convoglio di slitte porta i rifornimenti alle prime linee. Al centro gli aerei dell'aviazione italiana in Russia, sui campi coperti di neve vengono protetti con mezzi di fortuna dal gelo e dalle
intemperie. In basso in una postazione di prima linea i soldati italiani vigilano contro le insidie del nemico che tenterà tra non molto di sorprendere il nostro schieramento con quella che passerà alla storia col nome di «Battaglia di Natale».
Novembre 1941. Le truppe italiane operano con i tedeschi e i romeni nel bacino del Donetz. Dopo i brillanti successi iniziali che avevano portato alla conquista di Petrikovca e alla cattura di oltre diecimila prigionieri, il CSIR proseguì nella sua azione nella zona di Gorlowka, incontrando forti resistenze avversarie. Ma le divisioni schierate in prima linea, la «Pasubio» e la «Celere», superarono ogni ostacolo, spingendosi ben oltre Stalino.
In alto a sinistra l'artiglieria divisionale della «Pasubio» batte le posizioni russe. Al centro a sinistra lanciafiamme italiani contro un bunker russo. In basso a sinistra una colonna di prigionieri sovietici scortata verso il campo di concentramento. In alto a destra relitti di carri armati nemici sulle vie di Gorlowka In basso il cappellano militare don Mazzoni che, già decorato nel 1917 sul Carso di Medaglia d'Oro al Valor Militare, riceveva per la seconda volta l'altissima decorazione per aver soccorso alcuni soldati feriti sotto il fuoco nemico.
2 novembre 1941. Il CSIR conquista Gorlowka. Al successo dell'operazione, che avrebbe dato agli italiani il controllo dell'intero bacino del Donetz, aveva contribuito in maniera decisiva la rapida marcia della colonna «Chiaramonti», dell'«80°» reggimento fanteria della «Pasubio» e il congiurigimento delle forze della «Pasubio» e della «Celere» di fronte al campo trincerato. In alto elementi dell'« 800 » fanteria combattono nella neve alla periferia di Gorlowka. In basso una pattuglia del CSIR penetra in una delle grandi fabbriche della città, impedendo ai sovietici di incendiarla.
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